Negli ultimi mesi, il dibattito sulla formazione dei docenti di sostegno si è intensificato, alimentato anche da dichiarazioni del professor Dario Ianes, secondo cui il tirocinio supervisionato previsto dal TFA sarebbe più formativo rispetto all’esperienza maturata direttamente in classe. Una posizione che la Community Uniti per Indire ritiene parziale e riduttiva, perché non tiene conto del valore pedagogico, umano e professionale dell’esperienza diretta sul campo.
Docenti di sostegno, la voce di Uniti per Indire: ‘L’esperienza sul campo è un valore, non un ripiego’
Attraverso una riflessione articolata, la Community prende posizione pubblicamente per difendere il ruolo e il percorso di migliaia di docenti che ogni giorno affrontano la sfida dell’inclusione scolastica con competenza, dedizione e senso di responsabilità.
‘L’esperienza reale non è una simulazione: è scuola vera’
Secondo Uniti per Indire, sostenere che un tirocinio supervisionato offra una preparazione più “reale” rispetto all’esperienza maturata in anni di servizio è una forzatura. Il lavoro quotidiano accanto agli alunni con disabilità non è un’esercitazione: è vita scolastica autentica, fatta di imprevisti, adattamenti, strategie, successi e difficoltà. In questo contesto, il docente impara davvero a costruire percorsi inclusivi, ben oltre la cornice teorica.
‘L’esperienza forma alla responsabilità e all’iniziativa’
Chi lavora da anni sul sostegno – evidenzia la Community – ha sviluppato competenze che vanno ben oltre le nozioni teoriche: parliamo di capacità decisionale, gestione delle emergenze, pianificazione didattica personalizzata e dialogo costante con famiglie e colleghi. Queste competenze non si possono “insegnare” in un’aula universitaria, ma si maturano nel tempo, affrontando con consapevolezza le sfide educative.
‘La supervisione esiste già: è nel lavoro di squadra’
Uniti per Indire rigetta anche l’idea che l’esperienza lavorativa sul sostegno avvenga in totale autonomia e senza controlli. Nelle scuole italiane, i docenti di sostegno operano in contesti fortemente collaborativi: fanno parte di team multidisciplinari, sono seguiti da referenti per l’inclusione, dialogano con il consiglio di classe e sono coordinati dalla dirigenza scolastica. Altro che solitudine: è una comunità professionale viva e attenta.
‘Tre anni di esperienza non sono ‘pessimi”
Affermare che l’esperienza pluriennale possa essere comunque “pessima”, come dichiarato da alcuni, è – secondo la Community – un’affermazione pericolosa e superficiale. Se è vero che ogni realtà può avere margini di miglioramento, è altrettanto vero che molti insegnanti hanno costruito, giorno dopo giorno, percorsi di inclusione esemplari. L’esperienza, se accompagnata da formazione continua, è un motore potente di crescita.
‘I percorsi INDIRE non sono scorciatoie, ma un’opportunità di sistema’
Uniti per Indire difende con forza l’istituzione dei nuovi corsi di formazione previsti dal DL 71/2024. Si tratta di percorsi pensati per riconoscere e valorizzare l’esperienza sul campo, integrandola con una formazione universitaria di qualità. Non sono “scorciatoie”, ma strumenti pensati per rispondere con serietà all’emergenza educativa e alla cronica carenza di docenti di sostegno specializzati.
Conclusioni: ‘Serve il coraggio di partire’
La Community Uniti per Indire guarda al futuro con pragmatismo e propone una visione inclusiva, che tenga insieme teoria e pratica, formazione accademica ed esperienza professionale. Il riconoscimento dei percorsi INDIRE rappresenta una svolta attesa da anni, capace di restituire dignità a chi ha già dimostrato sul campo di possedere le competenze necessarie. Ora manca un solo passo: avviare i corsi. E lo chiediamo con forza e determinazione.
Infine, Uniti per Indire rivolge un invito aperto e rispettoso al professor Ianes: partecipare a questa nuova fase, mettendo a disposizione la propria competenza teorica all’interno dei corsi. Una sinergia tra visioni diverse, se guidata dal rispetto e dalla volontà comune di migliorare la scuola, può diventare la vera chiave per costruire un futuro inclusivo.
Visita le nostre selezioni formative per la scuola: Visita il sito