Integrazione graduatorie concorsi PNRR con idonei fino al 30%, ancora critiche: ‘Misura inutile dove i posti a bando sono miseri’

La polemica parte dai docenti idonei per propagarsi fino alle principali sigle sindacali e ad alcune forze politiche dell’opposizione. I candidati ai concorsi PNRR che hanno superato entrambe le prove continuano a vedere come ‘briciole’ le nuove misure contenute nel Decreto Scuola, al punto che per molti non si prospetterà nessuna assunzione. Il riferimento è alla novità dell’integrazione delle graduatorie dei vincitori con gli idonei, fino al 30% dei posti disponibili. Questo limite, infatti, finisce con l’annullarsi per alcune classi di concorso e in alcune regioni.

Idonei delusi dalla nuova misura contenuta nel Decreto Scuola

Le critiche piovono soprattutto sui social, la ‘piazza’ virtuale dove meglio si sviluppano confronti e polemiche. Nonostante i vari chiarimenti arrivati dalla Commissione Europea e, successivamente, anche dall’On. Mario Pittoni, il meccanismo del limite del 30% non sembra piacere. Molti idonei già sanno che resteranno comunque fuori dalle assunzioni, per un motivo molto semplice: per quelle classi di concorso dove i posti a bando sono miseri, il risultato sarà pari a zero assunzioni. Da qui, a detta di molti, l’inutilità della nuova misura di recente approvata. Dilaga dunque la delusione.

Senza contare che, come già sottolineato, in attesa da anni per il ruolo ci sono ancora gli idonei 2020, che con le ultime nuove misure potrebbero essere nuovamente penalizzati.

Novità, dunque, che, nonostante siano state annunciate con entusiasmo, sembrano creare scompiglio e migliorare di poco la situazione della copertura delle cattedre vacanti, pur col raggiungimento dei target concordati con l’UE.