Rottamazione-quinquies e contributi INPS: eliminare i debiti in vista della pensione

La rottamazione-quinquies si configura come la nuova misura di definizione agevolata, destinata a riaprire i termini della pace fiscale già esplorata con le precedenti edizioni. Il provvedimento, in via di approvazione definitiva, interessa i carichi affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione (AdER) dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2023, con possibilità di estensione anche ai ruoli notificati nel 2024 ma relativi ad annualità precedenti. Il pagamento mensile su dieci anni rende l’estinzione dei debiti più sostenibile, distribuendo il carico fiscale e offrendo maggiore respiro ai contribuenti.

Rottamazione-quinquies e contributi INPS: il riscatto attraverso il saldo integrale

I principali elementi distintivi della rottamazione-quinquies rispetto alla precedente “quater” sono:

Caratteristica	Rottamazione-Quater	Rottamazione-Quinquies
Durata del piano	18 rate trimestrali	120 rate mensili
Periodo di riferimento	2000 – 2021	2000 – 2023 (con estensioni)
Sanzioni e interessi	Stralcio previsto	Stralcio confermato
Decadenza dal piano	Dopo 5 rate non pagate	Dopo 8 rate non pagate
Inclusione tributi locali	Limitata	Potenzialmente ampliata

Uno degli aspetti meno discussi ma più rilevanti è l’impatto previdenziale della rottamazione-quinquies. Migliaia di cartelle includono contributi INPS non versati da parte di lavoratori autonomi, artigiani, commercianti e liberi professionisti. Tali contributi, se non saldati, non vengono conteggiati nell’estratto conto contributivo, con conseguente impedimento all’accesso alla pensione. Secondo le istruzioni INPS:

• Il Messaggio n. 824/2017 ha chiarito che l’accredito dei contributi avviene solo dopo il pagamento integrale.
• La Circolare n. 86/2023 ribadisce che versamenti parziali non danno diritto all’accredito.

Implicazioni strategiche per il contribuente

Chi si trova con vuoti contributivi può pianificare il percorso pensionistico in maniera strategica, sfruttando il pagamento dilazionato:

• Programmazione finanziaria: un piano mensile consente di integrare i versamenti nella gestione del bilancio familiare.
• Piano di anticipo: chi dispone di risorse straordinarie potrà accelerare i versamenti, anticipando l’accredito delle settimane.
• Verifica continua: è utile monitorare l’estratto conto contributivo per valutare l’effettivo aggiornamento dei periodi saldati.

Inoltre, la possibilità di includere tributi locali amplifica l’efficacia della misura anche per chi ha debiti legati a IMU, TARI, o altre imposte municipali.