Per poter sostenere l’Esame di Stato nel 2025 è fondamentale soddisfare i criteri stabiliti dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. L’ammissione non è automatica con la fine dell’anno scolastico. Gli studenti devono aver frequentato almeno il 75% del monte ore annuale previsto dal proprio indirizzo di studi. Le assenze giustificate non fanno eccezione: il criterio riguarda la frequenza effettiva e viene calcolato sull’intero anno scolastico. È richiesta la partecipazione obbligatoria alle prove INVALSI, che comprendono italiano, matematica e inglese. Sebbene il punteggio ottenuto non influenzi la valutazione finale, l’assenza ingiustificata può compromettere l’ammissione. I Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) devono risultare conclusi.
Maturità 2025: valutazione e ruolo della condotta
Il Consiglio di Classe ha facoltà di ammettere studenti anche in presenza di una sola insufficienza, ma solo se giustificata da valide motivazioni didattiche. Due insufficienze comportano la non ammissione automatica, salvo casi eccezionali. Dal 2025 il voto di condotta incide direttamente sulla maturità:
- Sufficienza (6): obbligo di presentare un elaborato di cittadinanza attiva, discusso durante l’orale.
- Voti inferiori al 9: riduzione del credito scolastico. Un voto in condotta pari a 7 o 8 comporta la perdita di uno o più punti fino a un massimo di 3 punti per ogni anno con valutazione insufficiente ai fini dell’eccellenza.
Uno studente con valutazioni eccellenti in tutte le prove, ma condotta inferiore a 9, non potrà ottenere 100 con lode. La perdita progressiva dei crediti può riflettersi negativamente sul voto finale complessivo. Per quanto riguarda le prove scritte e il colloquio orale invece:
Prima prova scritta – Italiano
Mercoledì 18 giugno 2025 alle 8:30 inizierà la prima prova, uguale per tutti gli indirizzi. Saranno proposte 7 tracce suddivise in tre tipologie:
- Analisi del testo
- Testo argomentativo
- Tema d’attualità
Una scelta strategica della traccia può incidere non poco sul punteggio finale.
Seconda prova – Materia d’indirizzo
Il giorno successivo, 19 giugno, si terrà la seconda prova, differente per ogni indirizzo scolastico. La durata varia da 6 ore fino a più giorni consecutivi in base alla complessità (es. prove pratiche nei licei artistici o tecnici).
Colloquio orale e interdisciplinarità
Dal 23 giugno, avranno inizio i colloqui orali. Ogni candidato riceverà un materiale di partenza (testo, documento, grafico o immagine) e dovrà costruire un percorso interdisciplinare.
Durante l’orale si verificheranno anche:
- Le competenze acquisite nei PCTO
- La conoscenza dell’Educazione Civica
- La presentazione del curriculum dello studente
L’obiettivo è valutare la capacità di argomentare e collegare concetti, non solo nozioni memorizzate.
La commissione d’esame: composizione e criteri di valutazione
La commissione d’esame è mista:
- 3 membri interni
- 3 membri esterni
- 1 presidente esterno nominato dal Ministero
Ogni commissione può seguire massimo due classi della scuola, fino a 35 studenti per classe. Il presidente ha il compito di supervisionare l’intero esame e di intervenire in caso di parità nelle valutazioni. L’equilibrio tra membri interni ed esterni garantisce una valutazione imparziale e completa del percorso dello studente.
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