Ultimo giorno di scuola, per molti un addio: ‘Prof non è giusto!’; ‘Lo so, sono andato a Roma per dire che non è giusto’

Si sono chiuse ieri le lezioni e lo sguardo per molti è proiettato alle ferie, al riposo e al recupero delle energie. Il prossimo anno scolastico sembra ancora lontano dai pensieri, ma non per tutti. Chi ricopre ancora lo ‘status’ di precario non riesce a godersi appieno l’estate, perchè non sa se a settembre otterrà ancora un incarico di supplenza e se potrà ritrovarsi sulla stessa classe. Per alcuni l’ultimo giorno sarà un addio. E nemmeno la partecipazione ad un concorso, di cui si sono superate tutte le prove, può dare la certezza di una stabilità lavorativa.

Ultimo giorno di scuola pervaso di malinconia mista delusione

“Prof non è giusto”; “Lo so, questo è il motivo per cui alcuni venerdì sono mancato: per andare a Roma a dire che non è giusto.” Queste frasi vogliono sottolineare da un lato lo stato d’animo di studenti che forse, il prossimo anno scolastico, non vedranno più gli insegnanti che hanno avuto in classe per mesi, e su altro fronte l’angoscia di docenti che non sanno quale futuro li attenderà. La polemica generata dai docenti idonei è ancora aperta. “L’assurda struttura dei concorsi PNRR genera queste storture ingiuste e mai accadute nella pubblica amministrazione. E la politica è silente o distribuisce briciolette al 30%. I sindacati: hanno da un po’ il cartello appeso ‘torno subito’“. Questo è uno dei tanti commenti che si ritrovano sul web, pieni di rabbia e delusione.

Giudizi severi quelli che provengono dai precari senza che venga riconosciuto loro il giusto merito. Il tutto è condito da ‘contentini’ che non risolveranno comunque la precarietà che domina il mondo scolastico. Questo pensiero lo si ritrova perfettamente riassunto in una parte di un post tratto dal gruppo facebook ‘Dignità al merito: idonei esclusi PNRR 23/24’: “Il decreto scuola non ci rappresenta, un sistema che colpisce in maniera prepotente gli idonei 2020 e che non risolve la questione aperta degli idonei 2023. Le integrazioni del 30% riguardano solo i posti messi a bando. Dove non ci sono posti, rispondo per tutti quelli che me lo chiedono, non ci sarà alcuna integrazione e scorrimento. Tutti gli idonei è una formula che non esiste. Sono briciole rimaste, da distribuire su un target già sottilissimo, già fragilissimo, che non va oltre le 70.000 unità. A noi tocca rimboccarci le maniche.”