Corsi INDIRE, ci sarà tempo per un secondo ciclo?

I corsi INDIRE per la specializzazione sul sostegno, attesi da mesi sia dai docenti con tre anni di servizio (i cosiddetti “triennalisti”) sia da quelli con titolo estero in attesa di riconoscimento, stanno affrontando tempi di attivazione lunghi e ancora non definiti. Questa situazione genera frustrazione e preoccupazione tra migliaia di aspiranti.

L’attesa dei triennalisti e le tempistiche critiche dei corsi INDIRE

Per i docenti con tre anni di servizio, l’urgenza è palpabile. Il Decreto Legge 71/2024 stabilisce che i percorsi INDIRE devono concludersi entro il 31 dicembre 2025. Per rispettare questa scadenza, l’attivazione dei corsi dovrebbe avvenire tassativamente entro il 31 agosto 2025, considerando la durata dei percorsi formativi (4 mesi da svolgersi entro io 31 dicembre 2025). Tuttavia, la pubblicazione dei bandi e l’organizzazione universitaria procedono a rilento, lasciando i triennalisti in un limbo di incertezza.

Un’ulteriore complicazione riguarda i docenti che hanno maturato la terza annualità di servizio proprio in questo anno scolastico 2024/2025. Secondo le FAQ del Ministero dell’Istruzione e del Merito, questi non potranno accedere al primo ciclo dei corsi INDIRE. Per loro, l’unica speranza risiede nell’attivazione di un secondo ciclo, possibilità prospettata sia dai sindacati sia dai referenti degli enti erogatori. Il timore diffuso, però, è che non ci siano i tempi materiali per lanciare un secondo ciclo a breve termine, mettendo a rischio la loro opportunità di specializzazione e aprendo la strada a ricorsi di massa.

L’alternativa del TFA Sostegno e le incognite sulla riserva

Di fronte a questa incertezza, l’ultima carta a disposizione per molti aspiranti resta la possibilità di specializzarsi attraverso il TFA Sostegno ordinario. Tuttavia, anche su questo fronte permangono delle incognite. Non è ancora stato chiarito se anche per il X ciclo del TFA Sostegno sarà possibile accedere con la riserva del 35% per chi ha maturato tre anni di servizio sul sostegno. La conferma di questa modalità sarebbe un’importante garanzia per quei docenti che potrebbero rimanere esclusi dai corsi INDIRE a causa delle lungaggini burocratiche.

In un contesto in cui la richiesta di docenti specializzati sul sostegno è altissima, la lentezza e la mancanza di trasparenza nell’attivazione dei percorsi formativi rappresentano un ostacolo significativo per il sistema scolastico e per il futuro professionale di migliaia di insegnanti. È cruciale che il Ministero fornisca rapidamente risposte concrete e un cronoprogramma chiaro per evitare ulteriori disagi e contenziosi.