Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha reso noto il prospetto aggiornato delle fasce di complessità attribuite alle istituzioni scolastiche autonome per l’anno scolastico 2025/26, evidenziando in modo analitico criteri, punteggi e variazioni rispetto all’anno precedente. Un documento essenziale, atteso dai dirigenti scolastici e dai sindacati, per chiarire le implicazioni organizzative ed economiche connesse alla gestione delle scuole italiane.
Come viene determinata la fascia di complessità di ogni scuola
L’attribuzione della fascia di complessità avviene sulla base di criteri oggettivi, finalizzati a fotografare la reale articolazione e le difficoltà gestionali di ciascuna istituzione. I parametri presi in esame dal Ministero sono i seguenti:
- Numero complessivo di alunni (con soglie differenziate per i diversi ordini e gradi scolastici);
- Numero di plessi scolastici o sedi associate all’istituto;
- Presenza di sezioni carcerarie, ospedaliere o a indirizzo musicale;
- Distribuzione territoriale e disomogeneità logistica;
- Percentuale di alunni con disabilità certificata;
- Fabbisogno linguistico e presenza di alunni stranieri.
Ogni indicatore contribuisce a formare un punteggio complessivo, che consente di collocare la scuola in una delle quattro fasce di complessità, con riflessi diretti sull’indennità di posizione parte variabile dei dirigenti scolastici.
Variazioni rispetto all’anno scolastico 2024/2025
Nel prospetto ministeriale vengono evidenziate le principali variazioni rispetto all’anno precedente, con scuole che hanno guadagnato o perso punteggio, e conseguentemente sono passate a una fascia superiore o inferiore.
Anno scolastico | Istituzioni scolastiche in fascia alta | Istituzioni in fascia media | Istituzioni in fascia bassa |
---|---|---|---|
2024/2025 | 1.320 | 3.740 | 2.100 |
2025/2026 | 1.410 (+90) | 3.620 (-120) | 2.130 (+30) |
Le variazioni rispecchiano il mutamento di fattori interni alle scuole, come aumenti di iscrizioni, accorpamenti, ristrutturazioni logistiche, ma anche aggiornamenti normativi e cambiamenti territoriali.
Impatto economico e gestionale per i dirigenti scolastici
Il posizionamento in una specifica fascia ha un impatto economico concreto sul trattamento accessorio dei dirigenti scolastici, in particolare sulla cosiddetta retribuzione di posizione parte variabile, definita in sede di contrattazione integrativa. Le fasce più alte garantiscono un compenso accessorio maggiore, giustificato dalla maggiore complessità organizzativa e dalle responsabilità ampliate. La fascia minima prevede invece una quota più contenuta, coerente con una struttura scolastica meno articolata.
È dunque comprensibile l’interesse delle sigle sindacali nel richiedere la pubblicazione trasparente del prospetto, affinché l’intera procedura sia verificabile e contestualizzata su base oggettiva.
Questa procedura trasparente e replicabile consente alle scuole di conoscere in anticipo quali parametri incidono sul proprio posizionamento, favorendo una pianificazione mirata degli interventi organizzativi.
Dove consultare il prospetto completo aggiornato
Il documento integrale, con tutti i dati aggiornati e le fasce assegnate istituto per istituto, è stato trasmesso direttamente ai dirigenti scolastici tramite i canali ufficiali del Ministero ed è disponibile in allegato alle note pubblicate il 4 luglio 2025. Invitiamo tutte le scuole a verificare attentamente i dati attribuiti, per segnalare eventualmente anomalie o discrepanze attraverso i canali sindacali o le strutture amministrative competenti.
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