Sostegno, con l’avvio del nuovo anno scolastico si ripresenta puntualmente il problema della mancanza degli insegnanti di sostegno: per meglio dire, i docenti che vorrebbero dedicarsi al sostegno, prendendo la specializzazione, non mancherebbero assolutamente. Il guaio è che i posti banditi nei vari percorsi di specializzazione sostegno continuano ad essere limitati.
Specializzazione sostegno, i docenti non mancano: sono i posti ad essere troppo pochi
I tentativi del Ministero dell’Istruzione e del Merito di ovviare ad un problema serio rischiano, poi, di crearne di altri. Roberto Dainese, direttore del corso di specializzazione per le attività di sostegno didattico all’Università di Bologna, ha spiegato al quotidiano ‘Repubblica’ le radici del problema sostegno in Italia.
I nuovi percorsi ‘brevi’ di INDIRE
“È un problema che viene da lontano, sono il primo ad ammettere che i corsi andrebbero revisionati”. Dainese, però, appare preoccupato dall’ultima soluzione proposta dal MIM, quella dei percorsi di specializzazione straordinari organizzati da INDIRE, ‘annunciati come ‘brevi’, temo online, per allargare il più possibile la platea di insegnanti. È una falsa risposta a un’emergenza seria – ha sottolineato Roberto Dainese – Per affiancare bambini e ragazzi, per accompagnarli didatticamente, servono competenze specifiche, laboratori, ore di lezione. Non un corso di un paio di mesi, a distanza, che rischia di fare più danni che altro. Che insegnanti di sostegno daremo a questi bambini?’.
La conferma dell’insegnante di sostegno su richiesta delle famiglie
Senza tener conto del fatto, sottolinea il professore, della possibilità che qualcuno lasci il tradizionale percorso di specializzazione su sostegno per prendere quella che è stata definita come la ‘scorciatoia governativa’. Roberto Dainese, infine, si è detto seriamente preoccupato per l’altra disposizione introdotta, quella riguardante la possibilità, per le famiglie, di chiedere al Dirigente Scolastico la conferma dell’insegnante di sostegno, con conseguenze gravi per lo studente oltre a delegittimare la scuola.
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