Boom di supplenze in Lombardia e Lazio, Pacifico (Anief): “Serve il doppio canale di reclutamento e fine delle cattedre in deroga”

I numeri pubblicati dal centro studi di Orizzonte Scuola, sulla base dei dati ufficiali del MIM, denotano un enorme ricorso alle supplenze specialmente in 2 regioni: Lombardia e Lazio. In totale nell’a.s 2023/24 sono stati stipulati oltre 232.000 contratti a tempo determinato, di cui un terzo nei citati territori regionali. A trainare il precariato è poi soprattutto il sostegno: oltre la metà delle cattedre al 31 agosto e al 30 giugno sono state assegnate proprio sul sostegno. Anief, nel prendere atto di questi dati, punta nuovamente a quella che sembra essere l’unica soluzione possibile per ridurre la ‘supplentite’: il doppio canale di reclutamento. E chiede inoltre la fine delle cattedre in deroga.

Supplenze. “Serve una svolta risolutiva”

Il proliferare di supplenze, con divari territoriali lungo il nostro Paese, non impatta solo sull’annoso e ancora irrisolto problema del precariato. Influisce anche sull’organizzazione delle scuole e sulla continuità didattica, rese più difficoltose in certe regioni piuttosto che in altre.

Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “questi dati ufficiali confermano che sulle supplenze serve una svolta importante e risolutiva: occorre prima di tutto reinserire il doppio canale di reclutamento, per poi procedere con le immissioni in ruolo su tutti i posti vacanti e disponibili. Allo stesso tempo, per quanto riguarda il sostegno bisogna assolutamente dirottare una volta per tutte le quasi 100.000 cattedre in deroga, con scadenza fino al 30 giugno, negli organici di diritto: è per questa modifica che passa la continuità didattica e la fine del balletto dei supplenti che continua a far cambiare ancora oggi almeno un docente una volta l’anno per i due terzi degli alunni con disabilità. Ovviamente tra i primi supplenti precari che dovranno essere assunti vanno considerati quelli che sono inseriti nelle Gps e tutti gli idonei dei concorsi che si sono susseguiti a partire dal 2020”.