Corsi INDIRE: come sappiamo, in questi giorni tutti gli aspiranti ai nuovi percorsi di specializzazione sua sostegno stanno inviando le proprie domande di iscrizione agli atenei accreditati o a INDIRE. La paura è quello di restare fuori dalla graduatoria per mancanza di posti: sappiamo che per i docenti triennalisti e per chi ha un titolo estero le vie da seguire dopo un’eventuale non accettazione della domanda sono diverse, ma entrambe generano dubbi e confusione. Come fare a iscriversi presso un’altra Università o a INDIRE?
Una nuova iscrizione ai corsi INDIRE, ma come?
La normativa prevede che, in caso di mancato accoglimento dell’istanza di iscrizione presso un’istituzione per mancanza di disponibilità, il candidato possa verificare la disponibilità di posti residui presso altre Università o presso INDIRE. Questo aspetto, sebbene offra una “seconda chance”, genera una serie di dubbi e preoccupazioni tra i docenti, principalmente a causa delle tempistiche:
- tempistica della procedura: i bandi hanno scadenze ravvicinate e le graduatorie vengono pubblicate con tempistiche diverse. Ci sarà materialmente il tempo per un candidato escluso da un’università di presentare una nuova domanda presso un’altra, prima della chiusura dei termini di iscrizione? La paura è che i tempi siano troppo stretti per permettere una riorganizzazione efficace.
- Proroghe o riapertura dei termini? Molti si chiedono se il Ministero o le singole istituzioni prevederanno proroghe dei bandi di iscrizione o, in caso di posti residui significativi, una riapertura dei termini. Senza tali misure, la possibilità di trovare un posto vacante altrove potrebbe rimanere solo teorica.
Come avverrà il “dirottamento” su INDIRE per i docenti con titolo estero?
Una preoccupazione specifica riguarda i docenti con titolo estero (art. 7). IL DM 7//2025 prende che, qualora non rientrino nei posti disponibili presso le Università, questi aspiranti saranno “dirottati” direttamente su INDIRE. Tuttavia, le modalità di questo “dirottamento” non sono ancora chiare, generando ulteriore incertezza:
- procedura automatica o comunicazione necessaria? La domanda cruciale è se questo passaggio da Università a INDIRE sarà una procedura automatica, gestita direttamente dagli enti coinvolti (Università e INDIRE, in collaborazione con il MIM), o se gli interessati dovranno comunque inviare una nuova comunicazione o domanda a INDIRE. La mancanza di chiarezza su questo punto è un’altra fonte di stress, poiché un’eventuale necessità di ulteriore azione da parte del docente, non comunicata per tempo, potrebbe compromettere l’accesso ai corsi.
In questo contesto di complessità e incertezza, i docenti chiedono a gran voce maggiore chiarezza e tempestività nelle comunicazioni ufficiali da parte del Ministero. Certezze sulle tempistiche, sulle eventuali riaperture dei termini e sulle procedure di “recupero” per chi non dovesse rientrare al primo colpo sono indispensabili per consentire a migliaia di aspiranti di pianificare il proprio percorso formativo con maggiore serenità e fiducia nel sistema.
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