Gite scolastiche, Valditara: ‘docente accompagnatore deve essere pagato: si ragiona per reintrodurre diaria’

Nel corso della giornata conclusiva dell’VIII congresso Cisl Scuola che si è svolto a Trieste, oggi 12 giugno, il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha rilasciato importanti dichiarazioni in merito al mondo della scuola. In modo particolare, ha annunciato importanti possibili novità per quanto riguarda i docenti accompagnatori durante le gite scolastiche: vediamo qui seguito quanto dichiarato. 

Tutte le dichiarazioni del Ministro Valditara

“Propongo di anticipare gli aumenti previsti per il contratto 2025/2027 ma per fare questo bisogna chiudere l’attuale contratto. Ma c’è anche un altro tema, di welfare. Per me non è una mancia equiparare il personale della scuola a tutti gli altri lavoratori del pubblico impiego, prevedendo l’assicurazione per gli infortuni sul lavoro. Abbiamo trovato le risorse per rendere definitiva questa assicurazione”.

“Un’altra misura è l’assicurazione sanitaria. Abbiamo messo le risorse, dal 2026 sarà disponibile, sarà il contratto a definire le prestazioni erogabili”. E poi le dichiarazioni in merito alle gite scolastiche: “Ci saranno anche altre misure. Stiamo ragionando per ripristinare la diaria per i viaggi di studio. Il docente che accompagna gli studenti deve avere riconoscimento economico”.
La cosiddetta diaria, l’indennità di trasferta sul territorio nazionale per i docenti in gita, prevista dal decreto del presidente della Repubblica del 16 gennaio 1978, n. 513 è stata soppressa con l’entrata in vigore della legge 23 dicembre 2005, n. 266. Invece, la legge 122/2010 ha stoppato le indennità relative ai viaggi all’estero. 

Gite scolastiche: nodo spinoso per la maggior parte delle scuole 

Quello delle gite scolastiche ogni anno rappresenta un nodo spinoso per le scuole: tenendo presenti le grandi responsabilità sia di natura civile che penale (su cui in più occasioni ci siamo soffermati), è facilmente intuibile come i docenti si mostrano riluttanti a dare la propria disponibilità per accompagnare gli alunni. 

Oltre ai rischi che si corrono, inoltre, molti insegnanti lamentano anche il fatto che per le ore extra di lavoro prestate oltre al consueto orario di servizio non è previsto nessun riconoscimento economico: nella maggior parte delle scuole, infatti, i fondi destinati al MOF vengono dirottati per altro e i docenti si ritrovano a svolgere queste prestazioni extra senza nessuna remunerazione. Solo in alcuni contesti scolastici, inoltre, si prevedono possibilità di recupero orario: ma per la stragrande maggioranza dei casi questo non avviene. Pertanto, si auspica che quanto annunciato dal Ministro possa realmente concretizzarsi già in vista del prossimo anno scolastico.