Graduatorie concorsi PNRR e idonei: ‘Ecco perché non è una risposta alla precarietà ma un calcio d’angolo per il governo’

Integrazione GM concorsi PNRR con gli idonei, in queste settimane, il dibattito attorno alle assunzioni previste dal PNRR e alla possibilità di inserimento nelle graduatorie di merito per gli idonei del concorso ha generato interpretazioni discordanti. Si parla della novità riguardante l’integrazione del 30% dei posti, di valorizzazione degli idonei e di estensione delle immissioni in ruolo, ma spesso manca una visione concreta e aderente ai vincoli strutturali del sistema.

Assunzioni docenti 2025/26 e concorsi PNRR: ‘Una verità da chiarire’

Luigi Sofia, da tempo attento osservatore delle politiche scolastiche, è intervenuto sulla questione attraverso un messaggio che riporta il focus sulla realtà dei numeri e delle condizioni previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Le sue parole offrono uno sguardo diretto e privo di illusioni su cosa significhi davvero oggi parlare di posti disponibili per le assunzioni dei docenti dai concorsi PNRR.

Le parole di Luigi Sofia sull’integrazione delle graduatorie dei concorsi PNRR con gli idonei

“Sul famoso ‘30%’, sull’idoneità, sull’integrazione delle graduatorie… si può dire tutto e il contrario di tutto. Ma c’è un punto fermo, una verità che non può essere elusa se si vuole fare corretta informazione: tutto ruota attorno al target PNRR. Parliamo di 70.000 posti. E, più precisamente, dei posti rimanenti in alcune specifiche classi di concorso, in alcune regioni. Quindi: è rivolto a tutti, ma dove ci sono ancora posti liberi.

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Se non ci sono posti, non ci chiedete se verrete assunti. Né più, né meno. Non è una svolta per la categoria. Non è una risposta strutturale alla precarietà. È, al massimo, un calcio d’angolo in più per il governo, utile solo a inseguire l’obiettivo numerico imposto dall’Europa.”