I ‘buoni propositi’ degli insegnanti con l’arrivo del nuovo anno scolastico 2025/26

Con l’inizio del nuovo anno scolastico 2025/26 alle porte, le bacheche Facebook dei docenti si sono riempite di buoni propositi, più o meno realistici, per affrontare le sfide che li attendono. Tra una battuta amara e un sorriso, ecco una selezione ironica dei desideri più condivisi e commentati.

L’ironia dei docenti sui social con l’arrivo del nuovo anno scolastico

La promessa di dormire almeno 7 ore (se si riesce)

Il sogno più comune è senz’altro quello di riuscire finalmente a dormire dalle sette ore in su. “Anno nuovo, io nuova, magari qualcosa si sistema… tipo il sonno!”, scrive un’insegnante. La realtà però, tra correzione compiti notturni e preparazione delle lezioni, sembra suggerire che restare svegli fino a tardi è ormai la vera materia insegnata.

“Niente più scatoloni” ma la scrivania è sempre al limite

Chi non ha mai promesso di sbarazzarsi di pile e scatoloni di materiali accumulati dal ‘secolo scorso’? Eppure, anno dopo anno, la scrivania sembra un campo minato di documenti, libri e gadget scolastici, con il proposito che si dissolve puntualmente entro il primo mese di scuola.

Il miraggio della tecnologia: imparare a usare tutto senza chiedere aiuto

“Quest’anno niente SOS informatici!” è un grido di battaglia comune, con l’augurio di dominare a pieno nuove piattaforme digitali, software e device tecnologici. Peccato che il primo malfunzionamento si trasformi inevitabilmente in una corsa all’assistenza tecnica o a un messaggio di disperazione in chat.

L’obiettivo segreto: riuscire a spiegare l’ultimo capitolo senza esaurimento nervoso

Tra i propositi più intimi c’è quello di mantenere la calma durante le lunghe spiegazioni degli ultimi argomenti del programma. Come un mantra, si ripetono: “Ce la farò a non perdere la pazienza (troppo) questa volta!”

Propositi comuni…

Con le famiglie:

• Rispondere ai messaggi dei genitori solo in orario diurno, evitando le “breaking news” di WhatsApp alle 23:59.
• Non contare quante volte sentirò la frase: “Mio figlio non mente, deve esserci stato un errore nel registro elettronico!”
• Arrivare preparati alla prima riunione senza propositi di pace universale… ma almeno senza il desiderio di iscrivermi a yoga dopo 10 minuti. 
• “Mi sforzerò di non dire più ‘Suo figlio è unico‘ (sottintendendo ‘nel suo genere’)”
• “Non farò più facce strane quando mi sentiranno dire che Tommaso è ‘vivace’ per la settima volta”

Con i dirigenti scolastici:

• Imparare a interpretare senza ansie le circolari con oggetto “Urgente” (anche se lo sono tutte).
• Non chiedere più dettagli sulle richieste “gentilmente” avanzate, perché tanto la risposta è sempre: “Fa parte del PTOF!”
• “Sorriderò quando mi chiederanno di fare ‘progetti innovativi‘ a costo zero”
• “Fingerò di non aver sentito quando mi proporranno di fare supplenza nel mio ‘orario libero’“