Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha annunciato un “Piano Casa” per i docenti fuori sede, un’iniziativa volta a garantire condizioni abitative adeguate agli insegnanti che lavorano in località con un costo della vita elevato. L’obiettivo è offrire soluzioni abitative dignitose per chi, a causa di trasferimenti obbligati, si trova ad affrontare difficoltà economiche legate all’affitto e alla ricerca di una casa.
Piano Casa: un sostegno per i docenti fuori sede
Molti insegnanti, soprattutto nelle grandi città e nelle zone con affitti elevati, affrontano notevoli difficoltà nel trovare un alloggio accessibile con il loro stipendio. Il “Piano Casa” si propone di:
- Collaborare con le Regioni per individuare soluzioni abitative agevolate;
- Garantire alloggi a costi calmierati per i docenti trasferiti;
- Offrire incentivi e sgravi fiscali per l’affitto di case destinate al personale scolastico;
- Valutare la ristrutturazione e il riutilizzo di immobili pubblici per destinarli agli insegnanti.
La proposta di Anief
Il sindacato Anief ha accolto favorevolmente tutte le iniziative del Governo per portare “dignità e decoro alla figura dell’insegnante”, incluso il “Piano Casa”. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, si tratta di aiuti pratici importanti per il personale scolastico, specialmente considerando gli stipendi esigui percepiti dagli insegnanti. Anief ha avanzato la proposta di un’indennità di trasferta per tutti i lavoratori della scuola fuori sede, che verrà discussa nel prossimo incontro con l’Aran per il rinnovo del CCNL 2022-2024. Secondo Pacifico:
- I lavoratori della scuola hanno perso 6.000 euro di potere d’acquisto rispetto ai dipendenti di altri ministeri;
- Un’indennità fino a 1.000 euro per circa 200.000 lavoratori fuori sede sarebbe un passo necessario;
- Il finanziamento potrebbe avvenire utilizzando 182 milioni di euro già stanziati per la continuità didattica e altre economie pubbliche.
L’Anief ha individuato diverse fonti di finanziamento per coprire l’indennità, tra cui:
- 152 milioni di euro dalla Legge 118/2024 per la continuità didattica;
- 30 milioni di euro già previsti nel CCNI dalla Legge 205/2017;
- 3 milioni di euro dal “bonus isole” (Legge 234/2021).
Secondo il sindacato, questi fondi permetterebbero di erogare un’indennità di welfare senza legarla alle domande di mobilità o alla permanenza nella stessa sede di servizio.
Disciplina e autorevolezza: altre misure per la scuola
Parallelamente al “Piano Casa”, il Ministro ha avanzato proposte per rafforzare l’autorevolezza dei docenti, tra cui:
- Norme più severe sull’uso dei cellulari in classe, per evitare episodi di bullismo digitale;
- Riforma della valutazione della condotta, rendendola un elemento determinante nel percorso scolastico;
- Introduzione del docente tutor e orientatore, per una scuola più personalizzata e attenta alle esigenze formative di ogni studente.
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