Modello 730/2025: quanto arrivano i rimborsi IRPEF?

Chi presenta il Modello 730/2025 con un credito d’imposta ha diritto a ricevere il rimborso IRPEF direttamente in busta paga o nel cedolino della pensione. Il termine entro cui arriva il rimborso dipende dalla data di presentazione della dichiarazione e dalla presenza di un sostituto d’imposta. Il rimborso viene accreditato dal sostituto d’imposta (datore di lavoro o ente pensionistico), che riceve i dati dall’Agenzia delle Entrate dopo l’elaborazione del modello. Il termine ultimo per la trasmissione del Modello 730/2025 è fissato al 30 settembre 2025. Il rispetto di questa data è fondamentale per garantire il corretto calcolo delle imposte e il regolare rimborso, se dovuto.

Calendario rimborso con sostituto d’imposta

Il rimborso del modello 730 sarà erogato entro il:

• – 15 giugno per i modelli 730 presentati entro il 31 maggio 2025;
• – 29 giugno per i modelli 730 presentati dal primo al 20 giugno
• – 23 luglio per i modelli 730 presentati dal 21 giugno al 15 luglio;
• – 15 settembre per i modelli 730 presentati dal 16 luglio al 31 agosto;
• – 30 settembre per i modelli 730 presentati dal primo al 30 settembre.

Il rimborso del modello 730/2025 per chi non ha un sostituto d’imposta

Nel caso in cui il contribuente non abbia un datore di lavoro o un ente pensionistico, è comunque possibile ottenere il rimborso presentando il Modello 730 senza sostituto (730/2025 “senza sostituto”). In questo scenario:

• Il rimborso viene accreditato direttamente dall’Agenzia delle Entrate.
• L’importo sarà versato tramite bonifico bancario o postale sul conto indicato nel modello, oppure tramite mandato di pagamento presso Poste Italiane.

Il rimborso non è immediato. Le tempistiche variano, ma in genere si ricevono i fondi entro sei mesi dalla scadenza di presentazione del modello. Eventuali controlli preventivi possono allungare l’attesa. Se l’importo da rimborsare supera i 4.000 euro o se sono presenti detrazioni particolari, è possibile che l’Agenzia effettui un controllo prima del pagamento.

Cosa controllare prima dell’invio e differenze tra 730 ordinario e precompilato

Per evitare ritardi nei rimborsi, è importante:

• Verificare la correttezza dei dati bancari indicati per l’accredito.
• Controllare la presenza di un sostituto d’imposta attivo.
• Validare eventuali spese detraibili che incidono sul calcolo finale dell’IRPEF.
• In caso di cessazione del lavoro, presentare il modello senza sostituto.

Entrambe le versioni consentono di ottenere il rimborso IRPEF, ma la versione precompilata offre una via più rapida e sicura, soprattutto se non vengono apportate modifiche. In caso contrario, può scattare un controllo documentale, che posticipa il rimborso.