Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione e già presidente della Commissione Cultura al Senato, offre chiarimenti essenziali sulla gestione dei docenti idonei nei concorsi PNRR. Pittoni spiega che la quota del 30% riguarda i posti banditi — non gli idonei — e che dal 2026 sarà attivo un meccanismo di elenchi regionali a scorrimento, garantendo assunzioni senza limiti temporali. La misura è stata in parte sollecitata dalla Commissione Europea e integrata nel decreto scuola.
Pittoni sui concorsi PNRR: le novità per gli idonei e accesso agli elenchi regionali dal 2026
Il 30% riguarda i posti banditi, non gli idonei
Mario Pittoni precisa che l’inclusione del 30% per gli idonei PNRR non equivale a un accesso illimitato per tutti, ma consiste nell’assegnare un terzo dei posti disponibili in ciascun concorso. Si tratta, quindi, di una quota pensata per integrare altri canali di assunzione, mantenendo l’equilibrio tra graduatorie dei vincitori e idonei. Dal 2026 sarà possibile iscriversi agli elenchi regionali a scorrimento per gli idonei PNRR. Ciò significa che, una volta entrati in graduatoria, non sarà più necessario superare ulteriori prove concorsuali per ottenere l’assunzione a tempo indeterminato nella regione scelta.
“A qualche leone da tastiera – scrive Pittoni – probabilmente sfugge che la Commissione europea è tutt’altro che entusiasta di graduatorie ad esaurimento per i docenti idonei dei concorsi PNRR. Abbiamo smosso la situazione da una parte con l’attivazione dal 2026 di elenchi regionali a scorrimento per l’accesso diretto al ruolo senza limiti temporali; dall’altra con l’assegnazione agli idonei PNRR del 30% dei posti banditi i prossimi tre anni, che non sono affatto pochi. Non è cioè il 30% degli idonei, come interpreta qualcuno.”
UE e politiche di reclutamento docenti
Pittoni sottolinea che la scelta del 30% e l’attivazione degli elenchi regionali risponde a precise richieste della Commissione Europea, che vuole semplificare e rendere più stabili le politiche di reclutamento del personale scolastico.
“I posti a bando – spiega Pittoni – non hanno collegamento percentuale con le graduatorie degli idonei. Rappresentano i posti che si rendono disponibili per tutte le categorie. E che uno su tre vada agli idonei PNRR, i quali in seguito agli accordi di M5s e Pd con Bruxelles erano fuori da tutto, è un fatto tutt’altro che trascurabile. Scaduti i tre anni di tale fase, agli idonei resterà il diritto senza scadenza di iscriversi agli elenchi regionali con la possibilità dell’assunzione a tempo indeterminato senza dover più sottoporsi a prove concorsuali.”
Trasparenza e riservatezza dei dati nei sistemi informatici
Il decreto PA n. 25 del 14 marzo 2025, convertito in legge lo scorso 9 maggio, consente la consultazione delle graduatorie riservate ai partecipanti. Qui saranno visibili riserve, precedenze e preferenze.
“Infine – conclude Pittoni – per quanto riguarda le graduatorie idonei PNRR il decreto PA n. 25 del 14 marzo 2025, convertito in legge lo scorso 9 maggio, stabilisce che gli esiti delle graduatorie saranno consultabili in un’area riservata ai partecipanti, dove saranno riportate anche informazioni su riserve, precedenze e preferenze, nel rispetto della tutela dei dati personali“.
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