Un Piano Triennale dell’Offerta Formativa approvato senza essere stato letto. In alcuni casi, senza che ne fosse disponibile neppure una bozza. È quanto emerge da una serie di segnalazioni che AGe Toscana, l’Associazione Genitori, sta ricevendo attraverso il proprio servizio di consulenza gratuita rivolto ai genitori eletti negli organi collegiali. Segnalazioni definite “sconcertanti” dalla stessa associazione, che parla apertamente di irregolarità diffuse nelle procedure di approvazione del PTOF .
Le testimonianze: consigli e collegi chiamati a votare senza documenti
Nel comunicato, AGe Toscana riporta alcune delle situazioni più emblematiche. Consigli di istituto convocati per deliberare il PTOF senza che i consiglieri lo abbiano ricevuto in anticipo; collegi docenti che approvano il Piano con numerose astensioni o voti contrari, perché il documento sarebbe stato elaborato esclusivamente dalla dirigente scolastica e non condiviso preventivamente.
«Firmereste una polizza assicurativa o un regolamento di condominio senza averli letti?», si chiede provocatoriamente un genitore. Una domanda che mette a fuoco il nodo centrale: la partecipazione reale delle componenti scolastiche a un atto che non è un adempimento burocratico, ma il documento identitario della scuola.
Il richiamo alle norme: il PTOF non è un atto unilaterale
AGe Toscana richiama con forza il quadro normativo. L’articolo 3 del D.P.R. 275/1999 (Regolamento dell’autonomia scolastica) stabilisce che il PTOF debba essere predisposto “con la partecipazione di tutte le sue componenti” e che rappresenti il documento fondamentale dell’identità culturale e progettuale dell’istituzione scolastica.
Alla luce di questo principio, sottolinea l’associazione, non è legittimo che il Collegio dei docenti o il Consiglio di istituto deliberino un PTOF senza averlo esaminato. Una prassi che svuota di senso la funzione degli organi collegiali e riduce la partecipazione a una mera formalità.
Nessuna urgenza impropria: i tempi lo consentono
Nel comunicato viene citata anche la nota ministeriale del 16 ottobre 2018, che chiarisce come il termine per l’approvazione del PTOF possa coincidere con l’apertura delle iscrizioni. Non esisterebbe quindi, secondo AGe Toscana, alcuna urgenza tale da giustificare approvazioni frettolose, soprattutto se a scapito della trasparenza e della condivisione.
In caso di mancata approvazione, peraltro, resta valido il PTOF precedente, in base al principio di conservazione degli atti amministrativi. Un elemento che dovrebbe rassicurare scuole e famiglie e consentire di lavorare con maggiore serenità.
Le criticità del nuovo modello ministeriale
Nel comunicato trovano spazio anche le difficoltà operative segnalate da alcuni dirigenti scolastici. Tra queste: il ritardo nell’apertura delle sezioni della piattaforma ministeriale, le modifiche normative da recepire su valutazione e sanzioni disciplinari, l’impossibilità di inserire determinati allegati e una formattazione giudicata poco funzionale, che renderebbe difficoltosa persino la stampa del documento.
Criticità che, secondo AGe Toscana, non possono però tradursi in una compressione dei diritti di partecipazione degli organi collegiali.
“I genitori non possono essere lasciati soli”
«Questo è l’ennesimo tentativo per arginare la dilagante autarchia delle scuole», afferma nel comunicato Rita Manzani Di Goro, presidente di AGe Toscana. Un giudizio severo, che chiama in causa non solo le singole istituzioni scolastiche, ma anche il sistema nel suo complesso.
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