Punteggi minimi ammissione prova orale concorso infanzia e primaria, oltre il 90 in molte regioni: il picco in Campania con 98 su ADEE

Le regole per essere ammessi alla prova orale del secondo concorso PNRR, come noto, sono state rese più stringenti, probabilmente per determinare uno sfoltimento di candidati evitando gli errori della precedente procedura. Ricordiamo infatti come al concorso PNRR 1 si è assistito a circa l’85% dei partecipanti ammessi all’orale, con tutto ciò che ne è conseguito anche in termini di tempistiche e ritardi. Col PNRR 2 non basta più conseguire almeno 70/100 e gli Usr pubblicano i punteggi minimi di ammissione alla prova orale, con ‘picchi’ oltre il 90 in molte regioni. Finora conosciamo solo la situazione del concorso rivolto alla scuola dell’infanzia e primaria, mentre per la secondaria ancora tutto tace. Di seguito i dettagli.

Prova orale: diversificazione di punteggi tra regioni

Il secondo concorso PNRR prevede che sono ammessi alla prova orale tutti coloro che superano la prova scritta almeno con 70/100 e che rientrano nel triplo dei posti messi a bando nella regione per la singola classe di concorso o tipologia di posto, oltre a tutti i candidati che hanno il punteggio dell’ultimo candidato ammesso. Questa regola sta portando ad una situazione molto variegata in termini di punteggi minimi. Mentre infatti si registrano regioni in cui i 70/100 (o poco oltre) sono bastati per accedere all’orale, in molte regioni si sono avute soglie piuttosto alte. La Campania in questo senso detiene il primato: per la classe di concorso ADEE è servito ottenere ben 98/100 per essere ammessi alla prova orale.

In linea generale, nonostante sembri verificarsi una disparità di trattamento a livello nazionale, il TAR ha ritenuto legittimo il criterio, avvalorato dalla diversa dotazione organica regionale e dalla libertà lasciata ai candidati nella scelta della regione d’interesse.