Scatti di anzianità docenti: cosa sono, come funzionano e dove leggerli in busta paga

Gli scatti di anzianità nella scuola sono aumenti retributivi automatici, riconosciuti al personale docente in base agli anni di servizio maturati. Sono regolati dal CCNL Istruzione e Ricerca e rappresentano una delle principali voci di progressione economica in carriera. Gli scatti non sono soggetti a valutazione o concorso: si ottengono automaticamente al raggiungimento di specifici periodi di servizio, anche non continuativi.

Quando maturano gli scatti di anzianità e quanto valgono

Nel comparto scuola, gli scatti dei docenti maturano secondo fasce di anzianità ben definite. Ogni fascia dà diritto a un aumento stipendiale lordo fisso, che varia in base al ruolo, al grado di istruzione (infanzia, primaria, secondaria) e all’inquadramento contrattuale.

Il numero di scatti massimi è sei, con progressione ogni 6–7 anni circa. In caso di assunzione a tempo indeterminato, il personale già con contratti a termine può chiedere il riconoscimento dell’anzianità pregressa ai fini degli scatti. Tabelle stipendi aggiornate all’ultimo CCNL (senza IVC inclusa).

Dove trovare gli scatti nella busta paga

Gli scatti sono visibili nel cedolino dello stipendio, tra le voci retributive fisse. Il riconoscimento degli scatti dopo l’assunzione in ruolo non è immediato: è necessario attendere la ricostruzione di carriera, un procedimento amministrativo che valuta i servizi prestati prima dell’immissione in ruolo.

• La ricostruzione si richiede dopo l’anno di prova;
• Solo con il decreto di ricostruzione vengono accreditati gli anni pre-ruolo validi per gli scatti.

Senza ricostruzione, il dipendente rimane formalmente nella fascia 0–8 anni, anche se ha lavorato precariamente per periodi prolungati.