Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, parlando al congresso Cisl Scuola tenutosi a Trieste, ha ribadito la centralità del ruolo dei docenti, sottolineando come la scuola italiana debba ripartire dal riconoscimento della loro funzione.
Stipendi scuola, il commento di Ivana Barbacci (Cisl Scuola) alle parole del ministro Valditara
“Il ruolo del docente è decisivo, ed è decisivo prima di ogni altra considerazione riportare autorevolezza per i docenti anche valorizzando il loro lavoro”, ha affermato Valditara, rivendicando anche alcuni risultati del suo dicastero: “Il primo successo di questo Governo è stata la chiusura di un contratto che da tempo non si riusciva a chiudere. Un successo è anche aver previsto le risorse per i prossimi due contratti, fino al 2030, che dovrebbero essere ulteriormente incrementate”. Una delle proposte più rilevanti riguarda l’anticipo degli aumenti stipendiali previsti per il contratto 2025/2027, subordinato però alla chiusura dell’attuale contratto: “Propongo di anticipare gli aumenti previsti per il contratto 2025/2027, ma per fare questo bisogna chiudere l’attuale contratto”.
Barbacci (CISL Scuola): “Vigileremo, non possiamo vivere di dichiarazioni”
Abbiamo chiesto a Ivana Barbacci, segretaria generale della CISL Scuola, un commento sulle affermazioni del Ministro Valditara. La sua risposta è chiara e diretta:
“Sulle dichiarazioni del ministro – ha risposto Ivana Barbacci – vale quanto detto nelle conclusioni: attendiamo che alle parole impegnative, perché dette davanti al maggior sindacato della scuola italiana, seguano atti concreti. Vigileremo per questo e faremo sui fatti, come sempre, le nostre valutazioni. Tutto ciò che permette di rafforzare i trattamenti retributivi del personale è utile, ma servono – lo ripeto ancora – fatti e non parole. Le prime verifiche le faremo al tavolo di trattativa, luogo in cui tutte le intenzioni dichiarate devono trovare il naturale punto di caduta.”
Un’affermazione che lascia intendere apertura al dialogo, ma anche una chiara volontà di monitorare attentamente l’evolversi della situazione. Per la CISL Scuola, infatti, l’obiettivo primario rimane la chiusura tempestiva del contratto 2019/2021, ancora in fase di trattativa presso l’ARAN, con il pieno riconoscimento delle professionalità e delle funzioni svolte dal personale scolastico.
Contratti, risorse e futuro: la sfida del rinnovo nella scuola
Il nodo delle risorse economiche per il rinnovo dei contratti della scuola rimane centrale. Se da un lato il Governo ha stanziato fondi fino al 2030, dall’altro resta da capire con quali tempi e modalità verranno effettivamente erogati. L’ipotesi di anticipare gli aumenti stipendiali del triennio 2025/2027, pur rappresentando un segnale positivo, non può prescindere da un percorso negoziale chiaro e fondato su basi concrete. Il mondo sindacale, come ha ribadito Ivana Barbacci, non intende accontentarsi di promesse, e punta a un riequilibrio complessivo del trattamento economico del personale scolastico, anche in vista di un adeguamento agli standard europei.
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